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Il Prof. Salvatore Sclafani, radiologo interventista e docente all'Università di New York, spiega gli errori commessi negli studi tedeschi e svedesi: http://www.ccsvi.no/?p=241

qui l'intervento originale del Dr Sclafani nel Forum americano di ThisIsMs:http://www.thisisms.com/ftopic-10680-days0-orderasc-3030.html

 

TRADUZIONE a cura di Mattia Pascal:

"È un peccato che il tentativo del Dr. Doepp e dei co-autori dello studio di riprodurre la scoperta del Professor Zamboni

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di un legame tra la sclerosi multipla e i disturbi alle vene di deflusso dal cervello e dalla colonna vertebrale si sia concluso senza successo.

E 'particolarmente deplorevole che la mancata comprensione delle pubblicazioni del Prof. Zamboni da parte degli autori dello studio abbia portato alla conclusione da parte loro che "nei pazienti con sclerosi multipla non esiste nessuna congestione venosa cerebrale o cervicale.

Gli autori espongono in maniera inesatta molteplici criteri per un esame ecografico con esito positivo. Essi affermano che reflusso deve essere presente in entrambe le vene giugulari interne o in entrambe le vene vertebrali. Questo non è esatto. Il reflusso in una qualsiasi di queste viene considerato un criterio di positività dal Prof. Zamboni.

Mi sembra che il Dr. Doepp e colleghi abbiano cercato di provocare reflusso ricercando valvole malfunzionanti al livello

inferiore della vena giugulare. Valvole malfunzionanti provocano l'inversione del flusso del sangue dal cuore a ritroso nelle vene giugulari. Il Dr. Doepp e colleghi hanno usato la manovra di Valsalva, una tecnica per aumentare la pressione nel torace e che inverte il flusso sanguigno. Tuttavia, Zamboni afferma esplicitamente che “non si dovrebbe mai valutare il flusso con una condizione forzata come la manovra di Valsalva."

Che i tentativi degli autori non abbiano avuto successo non è sorprendente. L'esame ecografico utilizzato da Zamboni è semplice ma la descrizione della tecnica non è stata pienamente descritta nei suoi articoli. Quindi l’esito dell’esame ecodoppler eseguito da parte di alcuni ricercatori è spesso variabile e può portare a differenze dei risultati. Presso il mio istituto, siamo rimasti sorpresi che i test non invasivi eseguiti con l'ecografia non collimavano con il fenomeno ostruttivo poi molto evidentemente evidenziato dalla venografia catetere, che rimane il “Gold Standard” per la valutazione delle vene. Abbiamo anche avuto difficoltà a individuare CCSVI con l’ecodoppler, inizialmente utiliz

 

zando la manovra di Valsalva durante i test. In effetti siamo riusciti a trovare una stenosi solo in un paziente su venti. È stato solo dopo che ci venne mostrato come eseguire correttamente questo semplice test di screening da parte del team Zamboni durante una visita a Ferrara, che siamo diventati in grado nel rilevare facilmente queste anomalie. È chiaro che vi è una curva di apprendimento per l'uso di questa tecnica.

Questo articolo non confuta il concetto di CCSVI. Il Doppler è solo un test di screening per la CCSVI. Quando il Doppler mostra segni di CCSVI, il test “Gold Standard” indicato per rilevare i siti di ostruzione potenziale è la venografia con catetere.

Il Doppler non è la prova definitiva delle CCSVI perché non può valutare la vena azygos, un importante contribuente alla resistenza al deflusso venoso cerebrspinale.Venografie mostrano di norma evidenze di ostruzioni al deflusso. Flusso lento, inversione del flusso, vene collaterali estesa, stenosi, duplicazioni, valvole invertite, valvole inspessite che si aprono in modo incompleto e nella posizione sbagliata sono tra le tante anomalie visibili in pazienti con SM e che non vediamo mai in pazienti senza SM.

L’articolo di Sundström e coautori analogamente respinge l'ipotesi CCSVI sulla base di MR venose e quantificazione del flusso nel collo. La venografia MR è sub-ottimale come test di screening, perché sottovaluta e sopravvaluta stenosi abbastanza regolarmente.

Si può vedere nelle loro illustrazioni due immagini MRV. E 'da notare che nessuna immagine mostra la parte della vena giugulare dove lesioni che causano il riflusso sono generalmente collocate: dietro la clavicola dove la vena entra nel torace. Entrambe le immagini mostrano una notevole vascolarizzazione collaterale che suggerisce la presenza di CCSVI. Inoltre l'immagine sulla destra a pagina 258 pretende di mostrare una stenosi con una freccia. È ben noto che la maggior parte dei restringimenti cui fa riferimento la freccia bianca sono un comune restringimento transiente non-stenotico causato da un vero restringimento al di sotto della clavicola. La venografia con catetere mostra anomalie che non possono essere rilevati dalla MRV.

Mi ha colpito la rapidità della pubblicazione dei due articoli. Sorprendente! Entrambi i documenti sono stati accettati in sei settimane. Non ho mai avuto decisione così rapida per nessuna delle mie più di 120 pubblicazioni.

Questo dibattito si prospetta impegnativo.Una parte vuole studi prospettici randomizzati per dimostrare l'efficacia.

Tuttavia, mentre molti interventisti hanno notato miglioramenti a volte impressionanti per i pazienti, questi interventisti necessitano di valutare le sfumature delle tecniche prima che si possa costruire del consenso per quanto riguarda l'approccio migliore alla terapia. Solo allora si potranno iniziare studi prospettici randomizzati intelligenti ed accuratamente progettati.Alcuni di coloro che comunemente eseguono studi randomizzati cercheranno di sminuire il lavoro di coloro che cercheranno di sviluppare le migliori pratiche, perché non si tratta di studi randomizzati.Tuttavia, a mio avviso questo è un primo passo necessario verso la sperimentazione finale."